Filosofia di viaggio

A piedi, su due o quattro ruote, a vela…. Ogni modo è buono per muovermi alla scoperta del pianeta… o meglio, ogni modo è buono purché mi permetta di essere a contatto diretto con le cose, le persone, le rocce, le foglie. E credo che per far ciò, un viaggio debba essere low budget: non amo il lusso, non credo che ci sia bisogno di molto denaro per vivere bene – né per viaggiare bene, anzi credo che i viaggi ad alto budget rischino spesso di essere un po’ “finti”, mediati da strutture e persone che tentano di circondarti di comfort e di nascondere gli aspetti considerati più sgradevoli o che non calzano alla perfezione alla narrazione istituzionale di un determinato luogo.

Ironia della sorte, viaggiando mi sono resa conto che spesso le cose sgradevoli o troppo quotidiane o fuori dalla narrazione ufficiale spesso sono proprio quelle che danno un senso al viaggio, quelle che ti ricordi, che ti lasciano un sapore vero in bocca.

Infine, i viaggi che voglio raccontare qui su Vespasso saranno dei viaggi low tech, vista la mia passione per i mezzi vintage. Un po’ per sostenere il concetto di riuso piuttosto che la prassi così diffuso del getta e acquista nuovo (e che così tanto i governi sostengono nel settore dei motori, attraverso i sempre rinnovati incentivi al cambio dei mezzi, con la falsa scusante delle prestazioni anti-inquinamento ma per sostenere in realtà la moribonda industria dell’auto). Ma lo faccio anche perché i mezzi vecchietti, con tutti i loro acciacchi e contrattempi, aiutano ad aggiungere un po’ di poesia al quotidiano, e questo non è male per niente…